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In November the Italian Government presented the National Energy Strategy (SEN) 2017, a ten-year plan outlining the vision for the country’s energy transition and setting out ambitious objectives for energy efficiency, energy security, sustainability and competitiveness. Fuel Cell micro-cogeneration fits well in the Government’s new strategy.

Micro-cogeneration technologies in general, and Fuel Cell micro-Cogeneration in particular, can greatly contribute to the Government’s efforts to achieve carbon reduction, enhance energy efficiency, and improve competitiveness. This technology can be considered as a “transition-enabler”, thanks to the central role attributed to natural gas in the SEN. For this reason, with the Fiscal Law of 2018, the Italian Government has extended the EcoBonus incentive (65% tax credit) to the installation of micro-Cogeneration units.

Industry awareness is continually growing: the technology has attracted the attention of multi-utilities, gas infrastructure companies, and numerous installers. Regional initiatives, such as Crisalide, or international projects such as ene.field have demonstrated technological as well as market readiness. More than 60 units are already installed in Italy, while around 80 have been sold and will be installed within the next two-three months. Furthermore, there have been some recent simplifications in the regulatory framework for the installation of micro-Cogeneration units which confirm the positive trend towards the reduction of bureaucracy for small cogeneration plants.

In spite of this great potential, there are still a number of significant barriers preventing mass roll-out of Fuel Cell micro-Cogeneration in Italy. First, the regulatory environment for the installation of such systems in Italy requires expensive and slow procedures, which in turn cause long times between installation and commissioning. Moreover, in apartment buildings, it is not possible to install a Fuel Cell micro-Cogeneration unit at the service of all tenants, as only common areas of a multi-occupant building (e.g. elevators) can currently be supplied.

Second, the procedures to obtain the “Highly Efficient Cogeneration” (CAR) certificate, required to gain access to some incentive schemes, are cumbersome and expensive.

Finally, there is low awareness about the potential of Fuel Cell micro-Cogeneration within both category associations and among policy-makers.

PACE partners therefore would like to draw attention to a set of key initiatives that could greatly contribute to the deployment of Fuel Cell micro-Cogeneration in Italy, thereby leading to better management of energy resources, more security of supply, and a better environment for all:

  1. Implement an “auto-declaration” for manufacturers to obtain the “Highly efficient Cogeneration” certificate (similar to the BAFA list in Germany);
  2. Increase the threshold from 1 kW to 20 kW electrical output for micro-Cogeneration units for the “officina elettrica” authorization, as already done in the past for solar pv panels;
  3. Allow the distribution of electricity to tenants within apartment buildings.


Istantanea dai mercati target di PACE – Approfondimenti dall’Italia: ambizione e potenziale

A novembre il governo italiano ha presentato la Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017, un piano decennale che delinea la visione della transizione energetica del paese e stabilisce obiettivi ambiziosi in materia di efficienza energetica, sicurezza energetica, sostenibilità e competitività. La micro-cogenerazione a celle a combustibile si adatta bene alla nuova strategia del governo.

Le tecnologie di micro-cogenerazione in generale, e la microcogenerazione a celle a combustibile in particolare, possono notevolmente contribuire agli sforzi del governo per conseguire una riduzione di anidride carbonica, migliorare l’efficienza energetica e rafforzare la competitività. Questa tecnologia può essere considerata un “fattore abilitante la transizione”, grazie al ruolo centrale attribuito al gas naturale nella SEN. Proprio in virtù di questo, il Governo Italiano ha esteso l’incentivo dell’EcoBonus (detrazione fiscale 65%) alla micro-cogenerazione con la Legge di Bilancio 2018.

La consapevolezza dell’esistenza e dei benefici del settore è in continua crescita: la tecnologia ha attirato l’attenzione di multiutility, compagnie di infrastrutture del gas e numerosi installatori. Le iniziative regionali, come Crisalide, o progetti internazionali come ene.field hanno dimostrato disponibilità tecnologica e di mercato. Più di 60 unità sono già installate in Italia, mentre circa 80 sono state vendute e verranno installate entro i prossimi due-tre mesi. Alcune semplificazioni già messe in atto di recente nelle procedure di connessione dei sistemi di micro-cogenerazione confermano il trend positivo verso una continua semplificazione della burocrazia legata ai piccoli sistemi di cogenerazione.

Nonostante questo grande potenziale, esistono ancora numerose e significative barriere che impediscono il lancio di massa della micro-cogenerazione a celle a combustibile in Italia. In primo luogo, il contesto normativo relativo all’installazione di tali sistemi prevede procedure lente e costose, le quali a loro volta causano tempi prolungati tra installazione e avviamento. Inoltre, nei condomini, non è possibile installare un’unità di microcogenerazione a celle a combustibile al servizio di tutti gli inquilini, poiché al momento possono essere fornite solo le aree comuni di un edificio con più occupanti (ad esempio ascensori).

In secondo luogo, le procedure per ottenere il certificato “Cogenerazione altamente efficiente” (CAR), necessarie per ottenere l’accesso ad alcuni schemi di incentivi, sono ingombranti e costose.

Infine, vi è scarsa consapevolezza del potenziale della micro-cogenerazione delle celle a combustibile all’interno delle associazioni di categoria e tra i responsabili delle politiche.

I partner di PACE vorrebbero pertanto richiamare l’attenzione su una serie di iniziative chiave che potrebbero contribuire notevolmente allo sviluppo della micro-cogenerazione a celle a combustibile in Italia, portando così a una migliore gestione delle risorse energetiche, a una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti e a un ambiente migliore per tutti:

  1. Implementare una “auto-dichiarazione” per i produttori per ottenere il certificato “Cogenerazione ad alta efficienza” (simile alla lista BAFA in Germania).
  2. 2. Aumentare la soglia da 1 kW a 20 kW di potenza elettrica per i sistemi di micro-cogenerazione a celle a combustibile per l’ottenimento dell’”officina elettrica”, come fatto in passato per il solare fotovoltaico.
  3. Consentire la distribuzione di elettricità agli inquilini all’interno di condomini.